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Punti chiave dell’articolo

  • I rivestimenti barriera a base acqua offrono una soluzione sostenibile e performante per gli imballaggi in carta, sostituendo il polietilene tradizionale e migliorando la riciclabilità dei materiali.
  • Nel settore alimentare vengono utilizzati per vaschette, tazze, incarti e scatole per pizza o dolci, mentre nel comparto e-commerce e consumer trovano impiego in sacchetti, confezioni e scatole per detergenti e fazzoletti.
  • Questa tecnologia garantisce un’elevata resistenza all’umidità e ai grassi, una termosaldabilità fino a 80 °C e un’eccellente lavorabilità, mantenendo prestazioni costanti anche su diversi substrati di carta e cartone.
  • I test di laboratorio Cobb, WVTR e ASTM D918-99 certificano la tenuta contro acqua e vapore, la capacità di barriera e la resistenza al bloccaggio durante le fasi di produzione e stoccaggio.
  • Dal punto di vista ambientale, i rivestimenti barriera a base acqua riducono l’uso di plastica, migliorano la resa di fibra nel riciclo e supportano gli obiettivi di circular economy dell’industria del packaging.
  • Mascherpa supporta le aziende nella scelta, nella prova e nell’applicazione di questi materiali, offrendo consulenza tecnica specializzata per un packaging più efficiente, sicuro e rispettoso dell’ambiente.

Negli ultimi anni il settore del packaging, in particolare quello della carta per imballaggi alimentari, sta attraversando un’evoluzione profonda.
La richiesta di soluzioni più riciclabili ha portato all’introduzione di nuove tecnologie adesive e rivestimenti funzionali in grado di sostituire il polietilene (PE), da sempre utilizzato per proteggere i materiali cartacei da umidità e grassi.

I rivestimenti barriera a base acqua della gamma H.B Fuller rispondono a questa esigenza, offrendo performance elevate e conformità alle normative sul contatto diretto con gli alimenti. La transizione è favorita anche da un quadro normativo sempre più stringente, con divieti sui PFA, iniziative anti- plastica e un’attenzione crescente alla valutazione del ciclo di vita (LCA), che mira a ridurre le emissioni lungo l’intera filiera produttiva.

Rivestimenti a base acqua e rivestimenti in polietilene: differenze, pro e contro

Tradizionalmente, gli imballaggi in carta destinati al settore alimentare o al foodservice vengono rivestiti con strati di polietilene, efficaci nel creare una barriera contro liquidi e grassi ma difficili da gestire nel riciclo. Durante il processo di repulping, il PE tende a separarsi dalle fibre e può contaminarle, riducendo la qualità e la quantità di materiale riciclabile.

I rivestimenti barriera a base acqua, invece, eliminano questa criticità. Offrono una forte resistenza all’umidità e ai grassi, sono termosaldabili fino a 80°C e garantiscono una migliore resa delle fibre durante il riciclo. Inoltre, permettono di ottenere spessori inferiori (8–12 gsm, fino a 5 gsm con applicazione flexo), riducendo il consumo di materiale e gli scarti produttivi.

A fronte di una tecnologia più complessa e costi inizialmente superiori, questa soluzione consente una semplificazione dei processi di riciclo, due fattori destinati a diventare determinanti nei prossimi anni.

Le applicazioni dei rivestimenti a base acqua

I rivestimenti barriera a base acqua trovano applicazione in numerose tipologie di imballaggi in carta, sia per il settore alimentare sia per quello consumer e logistico.

Settore alimentare e imballaggio alimenti

Nel foodservice i rivestimenti barriera a base acqua vengono impiegati per:

  • contenitori da asporto, come vaschette per alimenti pronti e tazze in carta per bevande calde o fredde;
  • incarti alimentari;
  • scatole per pizza;
  • confezioni per dolci;
  • prodotti da forno.

Settore dell’imballaggio e-commerce

Nel canale e-commerce, la tecnologia barriera base acqua viene utilizzata per sacchetti e imballaggi di spedizione che necessitano di una protezione efficace contro l’umidità e i grassi, mantenendo la piena riciclabilità del materiale.

In ambito non alimentare, questi rivestimenti vengono anche applicati a:

  • scatole per fazzoletti;
  • scatole per detergenti;
  • scatole per saponi;
  • scatole per detersivi per piatti o bucato;
  • scatole per fogli per asciugatrice.

In tutte queste applicazioni i rivestimenti barriera a base acqua offrono una barriera funzionale anche in contesti di utilizzo domestico o industriale.

Grazie alla loro versatilità e compatibilità con diversi processi di spalmatura, i rivestimenti barriera a base acqua rappresentano una soluzione trasversale per la produzione di imballaggi in carta resistenti, sostenibili e conformi alle normative ambientali e alimentari.

Proprietà tecniche dei rivestimenti barriera a base acqua

  • Barriera: forte resistenza all’umidità e ai grassi.
  • Termosaldabilità: a sé stessi e alla carta fino a 80 °C.
  • Applicazione e coat weight: tipicamente 8–12 gsm; con applicazione flexo è possibile arrivare a 5 gsm (a parità di condizioni).
  • Processabilità: buona lavorabilità e anti-blocking.
  • Collabilità: compatibili con adesivi di gamma dedicata per l’incollaggio lungo linea.
  • Repulpability: miglior resa di fibra rispetto al PE in fase di rilavorazione.
Rivestimenti barriera a base acqua per imballaggi in carta

Test di preparazione

Per garantire prestazioni costanti e conformi alle esigenze dell’industria del packaging, i rivestimenti barriera a base acqua vengono sottoposti a una serie di test standardizzati che ne valutano la resistenza e l’idoneità alle diverse condizioni di utilizzo.
Le prove vengono condotte su carta o cartone con pesi di rivestimento compresi tra 8 e 12 gsm, utilizzando metodi riconosciuti a livello internazionale.

TAPPI T441 Cobb Test (resistenza all’umidità)

Il Cobb Test, definito dallo standard TAPPI T441, misura la quantità di acqua assorbita da un campione di carta o cartoncino in un determinato intervallo di tempo.

Un valore Cobb basso indica un’elevata resistenza all’assorbimento di umidità, caratteristica essenziale per gli imballaggi alimentari, dove la carta deve mantenere stabilità e integrità anche a contatto con liquidi o vapore. I rivestimenti a base acqua mostrano prestazioni ottimali in questo test, proteggendo efficacemente la fibra senza compromettere la riciclabilità.

ASTM F1249 WVTR (Water Vapor Transmission Rate)

Lo standard ASTM F1249 valuta il tasso di trasmissione del vapore acqueo (WVTR), espresso in grammi di vapore che attraversano un metro quadrato di superficie in un giorno.

Questo parametro è fondamentale per determinare la capacità di barriera del rivestimento contro la permeazione dell’umidità.
Un basso valore WVTR garantisce che il contenuto dell’imballaggio resti asciutto e protetto, mantenendo la qualità del prodotto alimentare o del materiale confezionato.

ASTM D918-99 Resistenza al bloccaggio

Il test ASTM D918-99 misura la resistenza al bloccaggio (blocking resistance), ovvero la capacità del rivestimento di impedire che due strati trattati aderiscano tra loro quando sottoposti a pressione o temperatura.

Questa caratteristica è cruciale durante le fasi di produzione, stoccaggio e trasporto, poiché assicura che i fogli o le bobine di carta non si incollino, preservando la lavorabilità e l’efficienza dei processi di confezionamento.

Vantaggi ambientali e conformità per il contatto alimentare

L’aspetto più rilevante dei rivestimenti barriera a base acqua è la loro capacità di migliorare la riciclabilità degli imballaggi in carta. Durante il processo di rilavorazione, le fibre trattate con questa tecnologia mantengono la loro integrità, permettendo di ottenere maggiori volumi di materiale riciclabile e di migliore qualità rispetto ai rivestimenti in PE.

Questa soluzione non solo riduce la presenza di plastica negli imballaggi, ma contribuisce concretamente agli obiettivi di circular economy e di riduzione dell’impatto ambientale delle filiere produttive.

Dal punto di vista normativo, i prodotti sono sviluppati per essere idonei al contatto diretto con alimenti, in conformità alle direttive europee e internazionali di riferimento.

Il futuro degli imballaggi in carta passa dai rivestimenti barriera a base acqua

I rivestimenti barriera a base acqua rappresentano oggi una delle innovazioni più promettenti nel campo degli imballaggi in carta. Uniscono prestazioni tecniche elevate a un minore impatto ambientale, offrendo una reale alternativa ai rivestimenti plastici tradizionali.

Mascherpa, partner ufficiale in Italia di H.B. Fuller, affianca le aziende nella selezione e nell’applicazione dei materiali più adatti per ogni esigenza produttiva, garantendo supporto tecnico e consulenza dedicata.

Per approfondire le potenzialità di questa tecnologia o richiedere prove applicative, contatta gli esperti Mascherpa.